Pitagora
Estratto dalla postfazione
1. Dove, quando?
[…] in quale periodo si situano esattamente le vicende narrate? Gli avvenimenti sono successivi alla battaglia del Sagra, vinta da Locri, e pertanto successivi alla precedente distruzione della città di Siri, colpevole di limitare Sibari nell’espansione del commercio a nord verso l’entroterra e anche a ovest, al di là delle montagne, verso l’altro mare. La coalizione di Sibari, Crotone e Metaponto assediò Siri, la sopraffece, ne massacrò gli abitanti […]
Dunque gli accadimenti sono successivi alla distruzione di Siri e alla battaglia del Sagra che potrebbe essere avvenuta intorno al 540 a.C. e precedono la distruzione di Sibari avvenuta prima del 510 a.C.; lo si evince da espliciti riferimenti del racconto, ambientato in un tempo in cui quella città era ancora nel pieno del suo splendore. Sembra che il tiranno Telide, da molti anni al potere grazie a una vera rivoluzione delle fazioni popolari, avesse scacciato da Sibari cinquecento oligarchi, i quali avevano trovato rifugio a Crotone. Telide chiese che gli esuli fossero immediatamente ripudiati, altrimenti avrebbe attaccato. Il senato di Crotone si riunì per stabilire il da farsi, la decisione era incerta, pochi desideravano un’altra guerra, finché... non entrò nell’aula Pitagora […]
2. Pitagora
Nel mio racconto Aradeo si trovava nel mezzo di un intrigo prima del giorno in cui Pitagora convince il senato di Crotone alla guerra contro Sibari. Chi era Pitagora? Da dove veniva quell’uomo così influente e rispettato?
Nasce nella prima metà del VI secolo a.C. a Samo nella Ionia, l’antica regione dell’Asia Minore. I luoghi di Talete, di Anassimandro e di Anassimene […] è forse figlio di Pithaide e Mnesarco di Samo. Affamato di sapere come pochi uomini prima di lui, approda a Naucrati in Egitto, giunge a Babilonia, studia astronomia e matematica, osservando i pianeti e calcolandone le eclissi, confrontando il sistema decimale greco con quello sessagesimale locale. Sbarca a Creta, visita l’Oracolo di Delfi […] ritornato nel luogo natio dopo tanto peregrinare e conoscere, fonda la sua Scuola che rapidamente si sviluppa. Ora Samo è nelle ferree mani del tiranno Policrate che non sopporta alcuna opposizione, neppure verbale […].
Pitagora lascia allora la Samo di Policrate, il quale da lì ha poco sarà fatto uccidere dai persiani, e arriva a Crotone.Intanto Atene è a più riprese nelle mani di un altro tiranno, Pisistrato. […] Il Pitagora che sbarca in Calabria ed entra a Crotone è un uomo maturo e carismatico. Vuole il potere degli intellettuali, i predestinati, gli unici che possiedono la conoscenza. Come gli orfici crede nella metempsicosi, la trasmigrazione dell’anima da una vita all’altra, da animale a uomo e viceversa. […] predica una vita ascetica, comunitaria, dai costumi parchi.
Alla fine, dopo le vicende che coinvolgono Aradeo, i luoghi di ritrovo degli adepti vengono messi a ferro e fuoco, molti vengono uccisi e la Setta è costretta a sopravvivere quasi nella clandestinità. Probabilmente Pitagora, scampato all’agguato e cacciato dalla città, si rifugia a Metaponto dove morirà. Da allora il Pitagorismo si radica e si diffonde nel Mediterraneo, generando altri suoi emeriti fautori [...]